in ,

Da Perugia alla Cina: la nuova via del kung fu che unisce Italia ed estremo Oriente

La delegazione italiana e il canale privilegiato che in Umbria passa per il maestro Edoardo Antolini della Tianlong Kung Fu Association

PERUGIA – Accordi e collaborazioni internazionali con l’estremo oriente per lo sviluppo delle arti marziali tradizionali cinesi è quello che la delegazione italiana ha concluso con maestri e federazioni dello Shandong, regione culla delle arti marziali tradizionali cinesi.

Un canale privilegiato che in Umbria passa per il maestro Edoardo Antolini, 18esima generazione di Meihuaquan e caposcuola della Tianlong Kung Fu Association di Perugia.
La delegazione italiana composta dal maestro Edoardo Antolini della scuola Tianlong di Perugia, il maestro Mounes Santini (18esima generazione di Meihuaquan) dell’Accademia di Foligno, il capo delegazione e maestro Enrico Storti (17esima generazione di Meihuaquan) della Meihuaquan Italia di Bologna, Marta Prydun e Debora Marchesini, durante la permanenza in Cina ha visitato i luoghi di origine delle arti marziali cinesi studiando con i migliori maestri di Meihuaquan e visitando i villaggi rurali in cui sono nate le antiche arti marziali cinesi.
La fitta agenda dei maestri italiani si è articolata fra incontri istituzionali con le più importanti autorità del Meihuaquan della Cina sanciti da cene ufficiali, servizi giornalistici, servizi televisivi, interviste e allenamenti con leggende del kung fu cinese come quello con il maestro 99enne Wang Shouyi (15esima generazione di Meihuaquan), unico nella provincia dello Shandong di 90milioni di abitanti ad essere elecanto fra i “100 eroi del Wushu Cinese” ed il suo allievo, il maestro Lu Jianmin (16esima generazione di Meihuaquan), punto di riferimento del Meihuaquan in Cina e uno fra i più grandi allenatori internazionali di Sanda, la kickboxing cinese.

55478676_602441680230521_3104303375437529088_n

Ad Heze poi la delegazione è entrata in contatto con la propria famiglia marziale composta appunto da Wang Shouyi, Lu Jianmin rispettivamente bisnonno e nonno marziale per poi conoscere alcuni membri più giovani della famiglia con cui è stata sancita l’appartenenza alla famiglia marziale e il rilascio ai maestri Edoardo Antolini e Mounes Santini delle tessere e dell’incarico di sotto segretari generali per l’Italia per lo sviluppo e l’insegnamento del Meihuaquan.
Altra tappa importante è stata Liaocheng dove la delegazione italiana ha potuto conoscere il maestro Meng, una delle maggiori autorità nella conoscenza del Meihuazhuang ovvero la pratica sui pali delle arti marziali cinesi. Con il maestro Meng oltre alla pratica marziale e allo studio storico e teorico del Meihuaquan la delegazione ha potuto visitare il villaggio di Kong, da cui partì la rivolta dei Boxer, e conoscere gli anziani maestri del posto, praticanti di una fra le più antiche pratiche del Meihuaquan.

In questo incontro ufficiale la delegazione italiana si è distinta per impegno e serietà durante le sessioni di allenamento mattutino, pomeridiano e nelle numerose dimostrazioni a cui ha partecipato e per aver contribuito insieme ai rappresentanti delle arti marziali cinesi alla costruzione di un collegamento diretto con le zone di origine del kung fu cinese.
«Un ringraziamento particolare – chiude la delegazione – va al maestro Luca Bizzi della scuola Meihuaquan Italia di Bologna (17esima generazione di Meihauquan) per aver preparato tutti al meglio e per il suo grandissimo contributo nella divulgazione del Meihuaquan e delle arti marziali cinesi in Italia».

Gubbio, un altro bosco brucia a Sioli

La rimessa agricola prende fuoco: esplode una bombola di gas