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Nel mirino della Lega ora finiscono gli autolavaggi: «Maggiori controlli»

Una questione ambientale nata a anche «dal confronto con l’associazione autolavaggi di Terni» Fiorini: «Serve porre attenzione alla disciplina degli scarichi delle acque reflue…». Ecco perché

TERNI – «Capire se le autorità preposte al controllo hanno ravvisato irregolarità negli scarichi di acque reflue prodotte dalle attività di autolavaggio». È quanto chiede il capogruppo regionale della Lega, Emanuele Fiorini, annunciando la presentazione di una interrogazione alla Giunta nella quale domanda anche di sapere se sono state trovate «delle incongruenze fra i metri cubi di acque reflue industriali cui si riferisce l’autorizzazione allo scarico e metri cubi di acqua effettivamente adoperati nelle attività di autolavaggio».

«Dal confronto con l’assessore comunale di Terni, Stefano Fatale, e con l’associazione autolavaggi di Terni – spiega Fiorini – è emersa la necessità di porre attenzione sulla disciplina degli scarichi che costituisce una delle componenti principali della normativa per la tutela delle acque dall’inquinamento. Talvolta, infatti, l’autorizzazione allo scarico in pubblica fognatura è rilasciata per un quantitativo esiguo di metri cubi annui in ordine alle acque reflue industriali dell’attività dell’autolavaggio. Ma questo quantitativo risulta del tutto inadeguato ai fini dello svolgimento di un’attività come quella di un autolavaggio che si caratterizza, per sua stessa natura, per l’impiego di importanti quantitativi di acqua. In alcuni casi, quindi, si registrano delle discrepanze fra i metri cubi di acque reflue industriali cui si riferisce l’autorizzazione e i metri cubi d’acqua effettivamente adoperati nell’attività di autolavaggio come risultanti dalla documentazione attestante i consumi di acqua dell’attività di autolavaggio».

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Montone (foto www.comunemontone.it)

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