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«Capodanno, divertirsi sì ma in sicurezza»

FOTO | I consigli di medici e polizia per evitare incidenti con petardi e fuochi d’artificio: ecco i più pericolosi. «Occhio anche all’abuso di alcol»: controlli serrati sulle strade

PERUGIA – Polizia di Stato e medici dell’ospedale in prima linea, anche quest’anno, per garantire e «educare alla sicurezza» in vista dell’ultima notte dell’anno. Quando il rischio di farsi male è più alto, visto l’ampio utilizzo di materiale esplosivo e pirotecnico. E quando la voglia di far festa, vedi uso di sostanze stupefacenti e abuso di alcolici, può valicare i confini del consentito e del buonsenso, provocando problemi.

Polizia di Stato e personale medico e paramedico dell’ospedale di Perugia in prima linea, dunque. Giovedì mattina primi e secondi hanno dato vita a una conferenza congiunta per riassumere, in una sorta di vademecum, le precauzioni da adottare per evitare che i fuochi d’artificio si trasformino, da svago quale sono, in un problema da contrastare, nel pericolo pubblico numero uno l’ultima notte dell’anno. Coordinati dal giornalista Mario Mariano, di fronte a microfoni e taccuini si sono presentati il sostituto commissario della questura di Perugia, Roberto Rughetti, la funzionario di polizia Veronica Di Francesco, il responsabile del Pronto soccorso, Marco Rondini, quello della struttura complessa di Ortopedia, Auro Caraffa, e il direttore generale dell’Azienda ospedaliera, Emilio Duca.

Prima regola: «Acquistare solo e soltanto in negozi autorizzati». A dirlo è Rughetti. «Le rivendite autorizzato sinonimo di garanzia. Poi però ci sono altre cose per restare in sicurezza». Tipo: utilizzare i fuochi all’aperto, a debita distanza dalle persone, assolutamente non sotto l’effetto di alcol e droghe. Di più: «La maggior parte degli articoli (pirotecnici, ndr) può essere utilizzata solo da maggiorenni. Un’altra parte, quella di costituita dal materiale potenzialmente più pericoloso, può essere acquistata e usata solo da chi in possesso del porto d’armi». «A Perugia non c’è un mercato illegale particolarmente ampio – conclude – ma continueremo a vigilare fino al 31 dicembre». Gli fa eco la Di Francesco: «I fuochi possono essere pericolosi, vanno maneggiati con crismi e cautela, usando massima prudenza». Che aggiunge: «Per la notte di Capodanno intensificheremo i controlli, non solo per quanto riguarda i fuochi d’artificio, ma anche per l’abuso di alcol e l’uso di droga da parte di chi si mette alla guida».

«Il trend di infortuni legati a un uso improprio dei fuochi d’artificio è negativo», premette il dottor Caraffa. «E di ciò bisogna ringraziare le campagne di sensibilizzazione, promosse dai media, e la prevenzione, operata dalle forze dell’ordine. Guai ad abbassare la guardia però: per quanto ci riguard siamo pronti a far fronte a ogni tipo di emergenza per l’ultimo dell’anno. Ma speriamo di avere poco lavoro…», scherza. Poi torna serio: «Basta un attimo di disattenzione per rimediare danni seri, perdino permanenti. E va usato buonsenso anche per ciò che riguarda il consumo di alcol, il 35 per cento degli incidenti stradali avviene per questo». Conclude l’incontro il direttore generale, Duca. Con uno slogan: «Divertirsi sì, ma con coscienza». E con un altro utilissimo consiglio: «Il giorno dopo la notte di Capodanno, state attenti ai bambini, evitate che raccolgano da terra petardi o fuochi apparentemente inesplosi. Potrebbero non esserlo».

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